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Giuseppe Tamo da Brescia

Nato in Sicilia intorno al 1686, Giuseppe Tamo dovette trasferirsi, già in tenera età, nella bottega bresciana da cui apprese i primi rudimenti del mestiere ed il proprio nomignolo referenziale.
Giunto nella cittadina etnea intorno al 1722, Giuseppe Tamo iniziò subito a dipingere la parete dell'altare maggiore del Chiesa e Convento di San Francesco. Nell'altare maggiore dipinse su tela " La Madonna degli Angeli " dove ritrae S.Francesco,S.Antonio e S.Chiara. Sulla volta del coro dipinse "Il Re David" mentre sulla volta della chiesa " L' Immacolata " con la Ss.Trinità e " L'apoteosi di S.Francesco ". La tela ai lati invece è " La Madonna del Carmine "con il volto coperto da un velo verde-cupo e il manto azzurro. I tratti, la luce ed il colore rivelano il pennello dell'artista.
Nel refettorio del convento il pregiato affresco " La Cena " è di Giovanni Lo Coco, aiutante del Tamo. In esso il Redentore veste una tunica azzurra, un manto cremisi che illumina la scena.
La buona riuscita dell'opera e la netta lungimiranza dei mecenati di allora, portarono il Tamo a nuove commissioni. Sempre nel 1722 iniziò verosimilmente i lavori commissionati per la Cappella di San Placido, mentre già nel 1723 si recò nella Chiesa di Santa Maria Annunziata.
Gli affreschi del Tamo nella cappella di San Placido riguardano la vita del santo.Frequenti sono il grigio argenteo,l'azzurro tenue,il bianco e il cremisi. Le immagini riprodotte ad affresco sono di S.Colomba, di San Benedetto, di San Gertrude e di San Scolastica. Nel centro la Madonna e san Placido dipinti in gloria mentre nel lunettone il martirio, con sullo sfondo il porto di Messina, e schiere di angeli che recano le palme, con espressione lieve e soave.
Sempre nella cappella si trova la tela di San Zenone, in alto l'altare, che presenta diverse figure da S. Filippo Neri a S.Francesco d'Assisi con in alto la Madonna dell'Elemosina sostenuta da due angeli. Venne commissionata al Tamo da un'importante famiglia biancavillese.
Completato il vasto ciclo pittorico di quest'edificio, il Tamo nel 1725 iniziò ad affrescare il Chiostro del Convento di San Francesco dove enarrò affrescando la vita del Santo di Assisi e dell'Ordine da esso fondato. Nel chiostro del convento gli affreschi sulla " Vita di S.Francesco " sono in tutto 32, lunette, raffiguranti la vita del santo, di martiri e beati. La 32a raffigura infatti il beato Innocenzo di Chiusa.
L'affresco fu finito nell' ottobre dello stesso anno, e il Tamo si dovette spostare immantinente nella Chiesa di Santa Maria delle Mercede dove il Marchese Puglisi gli commissionò,avendola in primis progettata per il proprio edificio, una grandiosa opera.Qui giunto al Tamo venne commissionato di affrescare interamente il Tempio, senza lasciare alcuna parete vuota.
Il Tamo morì il 27 dicembre del 1731, forse precipitando dal soppalco ovvero a causa di un regolamento di conti e per tale motivo venne sepolto nella cappella presso la Chiesa di Santa Maria Annunziata a Biancavilla.

Il Comune di Biancavilla ha creato un percorso per guidare il turista tra le principali chiese che custodiscono l'opera di Giuseppe Tamo da Brescia.

percorso tamo da brescia


Per informazioni: Comune di Biancavilla - Ufficio Cultura - tel. 0957711257.