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“Salvare l’Ufficio del Giudice di Pace”, l’Amministrazione Glorioso aspetta risposte dal Ministero e lancia una proposta

Sulla paventata soppressione del Giudice di Pace, intervento dell'assessore D'Agati.

La paventata soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace al centro dell’agenda politico-amministrativa della Giunta comunale di Biancavilla.

Per scongiurare la chiusura dell’importante presidio giudiziario, l’Amministrazione comunale sta studiando in queste settimane alcune possibili soluzioni.

In realtà, il Governo nazionale non ha ancora dettato in merito precise linee guida.

Per questa ragione, già nel mese di dicembre, l’Amministrazione Glorioso ha inviato una lettera al Presidente della Corte d’Appello di Catania e all’Ufficio del Giudice di Pace.

Nella missiva si manifestava “la volontà di questa Amministrazione di porre in essere ogni azione utile volta al mantenimento dell’Ufficio presso il territorio comunale”.

E’ stato il Presidente della Corte d’Appello di Catania a trasmettere, a gennaio, la nota del Comune di Biancavilla al Ministero della Giustizia.

Nel frattempo, l’assessore Salvatore D’Agati lancia una possibile proposta che verrà discussa nei prossimi giorni.

“Si potrebbe pensare ad un unico Ufficio del Giudice di Pace Adrano–Biancavilla – spiega D’Agati – ne parleremo con il Sindaco di Adrano e con l’Associazione Forense per verificare la fattibilità di questa proposta. Il Governo Berlusconi – prosegue D’Agati – ha voluto scaricare sui Comuni gli oneri di mantenimento di un presidio giudiziario così importante per il nostro territorio perché il più vicino alla gente. E’ necessario – conclude D’Agati – che due realtà così vicine, come Adrano e Biancavilla, possano concordare un’azione comune perché l’Ufficio del Giudice di Pace rimanga operativo”.